In questo periodo difficile, dove il caos e il negativo ci assalgono con il loro fardello di morte e di disperazione, la nuova campagna pubblicitaria di Lavazza squarcia questa nebbia di tristezza con un grido di speranza e con un richiamo all’unione per costruire un mondo migliore.
Lo fa sbattendoci in faccia e nelle orecchie il monologo conclusivo del film “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin, recitato dallo stesso attore e nell’anno in cui si celebrano gli 80 anni dall’uscita nelle sale.

Lo spot, con il suo linguaggio forte ed estremamente creativo, fa parte di una campagna ben più vasta, #GoodMorningHumanity (tematica anche del nuovo calendario 2021), progettata dalla celeberrima agenzia Armando Testa di Torino (Ferrari, Fondazione CRC, Unipol, Esselunga, Moretti… e così via).
Il noto marchio italiano del caffè abbandona la semplice promozione legata al prodotto, ma scende in prima linea e si schiera prendendo una posizione ben precisa: fa un’appello forte affinché ognuno di noi riscopra la propria coscienza individuale!
Lavazza si fa promotrice di quegli ideali assoluti ed universali che sono insiti, da sempre, nella stessa visione del brand.
Il Covid-19 ha creato un reset e il rinascere di una “nuova umanità” (#TheNewHumanity), basata sul progresso, sulla sostenibilità e sulla tolleranza, è la base su cui costruire il nostro nuovo Rinascimento.
Queste parole prese dal passato, ma attuali nel periodo storico odierno, ci danno la speranza di poter riscoprire un nuovo modo di essere umani con uno sguardo diverso, positivo e solidale nei rapporti tra il singolo e la comunità.
Mentre la voce dell’attore britannico, profonda ed emotivamente coinvolgente, tocca le nostre corde più intime, i nostri occhi sono coccolati dalla poesia delle immagini di Steve McCurry, Dennis Stock e Jerome Sessini, accompagnate dalle note di “Rain, in your black eyes” del compositore Ezio Bosso.
A questo punto non mi resta che lasciarvi alla visione dello spot Lavazza.
Buona visione e buone riflessioni!